Camminare nella storia: Ravenna
Ravenna: che dire?
Nei pressi, a Classe, c’era sede della flotta imperiale romana, Lei stessa, capitale dell’impero all’inizio del V sec.d.C., con Onorio in fuga da Alarico, sede carismatica per i poteri dell’Adriatico, primi quelli religiosi ed economici. E qui sono così le tracce del paganesimo romano, del primo cristianesimo, ariano, ortodosso: ciascuna una testimonianza, un segno di un martirio o una confessione. Così ricche domus romane divengono prima discreti luoghi di uffizi religiosi cristiani, poi chiese che si ampliano al crescere dei fedeli come la ora chiesa di Santa Croce – oggi sconsacrata – presso il complesso di San Vitale, che di suo è capolavoro della chiesa cristiano-bizantina. Il mausoleo di Galla Placidia: una bomboniera riluccicante di mosaici dai significati dottrinali della prima cristianità; il Battistero Neoniano giunto a noi a testimonianza di fede in Cristo nonostante il continui innalzamento della falda freatica che ne allagava i pavimenti: con l’acqua incalzante una continua disputa coi luoghi sacri della cristianità. Accanto il Museo arcivescovile e l’Oratorio di S. Andrea di poco più tardo del Mausoleo di Galla Placidia ed infine i resti pavimentali musivi della residenza di un ricco funzionario bizantino: la Domus dei Tappeti di pietra con rappresentazioni ricollegata alla fede cristiana ma ancora legate a icononografie della ormai tramontata romanità. Una passeggiata evocativa del passato grazie e le più rilucenti testimonianze e ad una guida sapiente come il docente Maurizio Molinari, cui non sfuggono in tanto splendore, le più semplici tessiture murarie.