PROGRAMMA DEL CORSO:
1° Lezione: “I giardini? Una storia lunga seimila anni. Creati per necessità o per esaltazione del proprio potere sulla natura. E a Imola? Quanti per bisogno, o per glorificarsi”. I giardini. La storia ci porta molto lontano. Gli arbori non sono solo in occidente, o tra le palme del deserto, ma anche in oriente (fino alle cosiddette cineserie). Le “ricadute”, anche nell’imolese, di uno stile e di uno status-symbol.
2° Lezione: “I giardini. Questi sconosciuti. Dal giardino all’italiana del cortile Vescovile a quelli ludici e privati dei Monsignani – Sassatelli, dei Macchiavelli o dei conti Calderini.” Quanta diversità tra le varie tipologie di giardini. Spesso diamo per scontato di conoscerli ma, in realtà, celano “storie” e curiosità tra le più misteriose. Ripercorriamo, e rileggiamo la realtà imolese nei suoi più reconditi scritti.
3° Lezione: “Analogie, similitudini e diversità: dal giardino claustrale a quello islamico. E a Imola?”. Bibbia. Vangeli. Corano. Quanto hanno influenzato, nell’arte dei giardini, le varie religioni; tra superstizione, occultismo ed esoterismo. Le “suggestioni” presenti anche nel territorio imolese e romagnolo. Il “Giardino dei Piagnoni” … e altro.
4° Lezione: “Il tocco femminile nei giardini. Dal giardino all’italiana a quello inglese. Vita Sackville-West e Gertrude Jekyll anche nei giardini imolesi.” Non sempre, e non solo, la progettazione dei giardini è stata “appannaggio” degli uomini. Nei secoli anche le donne sono state progettiste e “giardiniere”. Ci sono esempi (non conosciuti) sul nostro territorio?
5° Lezione: “Il giardino in tempo di guerra (1a e 2a guerra mondiale). Rifugio e “santuario”. L’abbattimento delle mura, il fascismo e le trasformazioni nel territorio imolese”. Dagli “orti di guerra” alla riscoperta del giardino per necessità. Quando venivano forniti manuali, per convertire i giardini in orti. Alla fine dell’800 si “rimuovono” le mura che non servono più e l’espansione della città va a nord e a sud (verso l’acqua, e il Santerno). L’acqua torna a essere la protagonista di un territorio.
Docenza: Moreno Daini
Lezioni: 5
Giorno e orario: mercoledì ore 18 – 19,30 inizio 13 marzo 2024
Modalità: mista – In presenza o Videoconferenza (Meet). Indicare la modalità scelta nel campo “note”.
Sede del corso: Imola, Sede di U.A. – Via gramsci,21
Moreno Daini
Architetto e urbanista. È stato Dirigente dei Comuni di Carpi (Mo) e Imola (Bo) e delle Province di Pisa e Bologna. È stato Docente dello IUAV di Venezia e, attualmente, all’Università di Bologna con i corsi di “Pianificazione territoriale e paesaggistica”, e “Storia dei Giardini e del Paesaggio” – facoltà di “Scienze e tecnologie per il verde e il paesaggio”.
Ha svolto consulenze specifiche per i Comuni di Ferrara, Napoli, Anzio (Roma), Castellammare di Stabia (Na), Ancona, Lamezia Terme (Cs), Bitonto (Ba), Reggio Calabria e delle Province di Salerno e La Spezia.
Membro della Commissione Europea del Progetto “Mutate Project Overview Editorial Board” nel gruppo “ChiRoN Sistemas de Informacao Lda” di Lisbona.
Ha scritto alcuni libri e articoli in materia di urbanistica e territorio su giornali, riviste specializzate. Ha redatto PTCP, PRG, PEEP, Piani Particolareggiati e Piani di Settore.
Ha svolto relazioni e comunicazioni a Convegni e Congressi tra cui “Infrastrutture e paesaggio agricolo” – Capri (NA), “Strumenti e prospettive per il vivere urbano” –– Firenze, “Urbanistica nuova e tradizionale” (15th International Making Cities Livable Conference) – S. Francisco (USA), Proposta di Piano Urbanistico Comunale con l’architetto Gae AULENTI – Amalfi (SA), “Le città e il tempo – l’urbanistica dei passi quotidiani” – Firenze, “La trasformazione urbana: programmi di intervento e riqualificazione” – Venezia, “I nuovi strumenti urbanistici italiani a confronto con metodologie e normative europee” – Ecole Nationale Supérieure d’Architecture de Grenoble (France), “L’uomo dimenticato” all’8° Simposio internazionale del Centro Mondiale di Studi Umanisti.